Kód: 37102738
In questo singolare diario, il filosofo svizzero Max Picard, amico di Joseph Roth, racconta l’Italia del secondo dopoguerra evocando un viaggio avvenuto negli anni 1949-1950, con mezzi di trasporto pubblico e a piedi, in un dialog ... celý popis
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In questo singolare diario, il filosofo svizzero Max Picard, amico di Joseph Roth, racconta l’Italia del secondo dopoguerra evocando un viaggio avvenuto negli anni 1949-1950, con mezzi di trasporto pubblico e a piedi, in un dialogo continuo con operai, commercianti, anziane contadine. Tradotto per la prima volta in italiano, il testo fa emergere il volto di un Paese perennemente sospeso tra la distruzione dissennata di un patrimonio monumentale e umano unico al mondo e la resistenza a questa furia annientatrice. Picard ci permette così di guardare alle nostre città e ai suoi abitanti in modo davvero inedito.
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