Kód: 15640566
Le "Lettere di prigionieri di guerra italiani" ritraggono il momento in cui le voci degli umili - da sempre relegate nell'oralitŕ dei dialetti - si riversarono come un'ondata di piena nell'italiano scritto, spinte dalle urgenze tr ... celý popis
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Le "Lettere di prigionieri di guerra italiani" ritraggono il momento in cui le voci degli umili - da sempre relegate nell'oralitŕ dei dialetti - si riversarono come un'ondata di piena nell'italiano scritto, spinte dalle urgenze tragiche della guerra, della fame e della lontananza. La loro comparsa segnň un punto di svolta per gli studi storici e linguistici, che si aprirono a una prospettiva dal basso sulla guerra e sulla lingua. Oggi quest'opera capitale del Novecento italiano ed europeo viene riproposta dal Saggiatore in una nuova edizione, che grazie a importanti scoperte filologiche completa le lettere con i nomi dei mittenti, finora coperti dall'oblio, e con preziose correzioni che restituiscono i testi alla loro integritŕ. Le Lettere non avrebbero mai visto la luce se nel settembre del 1915 Leo Spitzer, allora giovane filologo romanzo, non avesse assunto il ruolo di censore per il ministero della Guerra austro-ungarico. Il suo compito era filtrare la corrispondenza dei prigionieri italiani: una quantitŕ immane e senza precedenti di lettere, scritte da uomini e donne poco o per nulla scolarizzati, spesso piů a loro agio con gli attrezzi del lavoro che con una penna o una matita, e quasi sempre piů abituati al dialetto che alla lingua. Se si sforzarono di scrivere, fu perché l'abisso tra il mondo che conoscevano e il paesaggio umano che si trovavano di fronte era troppo profondo, e troppo fragili le loro vite davanti all'enormitŕ della guerra.
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