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Il concetto di banalitŕ del male fu coniato da Hannah Arendt nell'occasione del processo Eichmann a Gerusalemme. A lei, che assistette al processo in qualitŕ di inviata del "New Yorker", l'ex gerarca nazista parve un individuo pri ... celý popis
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Il concetto di banalitŕ del male fu coniato da Hannah Arendt nell'occasione del processo Eichmann a Gerusalemme. A lei, che assistette al processo in qualitŕ di inviata del "New Yorker", l'ex gerarca nazista parve un individuo privo di pensiero e incapace di giudizio, l'opposto del mostro espressione del male radicale. Iniziň da lě una ricerca sui rapporti tra morale e pensiero, che alimenta tutt'oggi il dibattito filosofico e politico sul male. Questo libro ripercorre la genesi del concetto di banalitŕ del male nel pensiero di Hannah Arendt, dall'analisi storico-politica del fenomeno totalitario fino alla discussione filosofica che approderŕ alla teoria del giudizio politico, per poi tentare di darne una rielaborazione critica nel confronto con le diverse fenomenologie del male contemporaneo. Sotto questa lente di filosofia morale e politica vengono passati in rassegna i conflitti identitari del mondo globale; le sfide ambientali causate dal modello occidentale di sviluppo; i problemi della biopolitica; la questione morale esplosa nella nostra societŕ.
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