Kód: 15564725
Questo libro esplora il mutevole rapporto tra veritŕ storica, finzione e menzogna attraverso una serie di casi. Contro la tendenza dello scetticismo postmoderno a sfumare il confine tra narrazioni di finzione e narrazioni storiche ... celý popis
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Questo libro esplora il mutevole rapporto tra veritŕ storica, finzione e menzogna attraverso una serie di casi. Contro la tendenza dello scetticismo postmoderno a sfumare il confine tra narrazioni di finzione e narrazioni storiche in nome dell'elemento costruttivo che le accomuna, il rapporto tra le une e le altre viene visto in questo libro come una contesa per la rappresentazione della realtŕ. Scavando dentro i testi, contro le intenzioni di chi li ha prodotti, si possono far emergere voci incontrollate: per esempio quelle delle donne o degli uomini che, nei processi di stregoneria, si sottraevano agli stereotipi suggeriti dai giudici. Nei romanzi medioevali si possono rintracciare testimonianze storiche involontarie su usi o costumi, isolando all'interno della finzione frammenti di veritŕ: una scoperta che oggi ci sembra quasi banale, ma che aveva un suono paradossale quando verso la metŕ del Seicento, a Parigi, venne formulata per la prima volta esplicitamente. Realtŕ, immaginazione, falsificazione si contrappongono, s'intrecciano, si alimentano a vicenda. Gli storici, scriveva Aristotele, parlano di quello che č stato (del vero), i poeti di quello che avrebbe potuto essere (del possibile). Ma il vero č il punto d'arrivo, non un punto di partenza. Gli storici (e, in modo diverso, i poeti) fanno per mestiere qualcosa che č parte della vita di tutti. Districare l'intreccio di vero, finto e falso che č la trama del nostro stare al mondo.
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