Kód: 15685361
Germaine Tillion, grande studiosa delle culture e dell'antropologia, venne deportata a Ravensbrück nel 1942; sopravviverŕ, e sarŕ testimone anche degli orrori della Guerra d'Algeria. Nei suoi libri sull'esperienza dell'olocausto o ... celý popis
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Germaine Tillion, grande studiosa delle culture e dell'antropologia, venne deportata a Ravensbrück nel 1942; sopravviverŕ, e sarŕ testimone anche degli orrori della Guerra d'Algeria. Nei suoi libri sull'esperienza dell'olocausto oppone al famoso concetto di Hannah Arendt di "banalitŕ del male" quello di "mediocritŕ", che sembra essere piů adatto a definire la natura umana di fronte al male. A lei Tzvetan Todorov ha riservato un capitolo in "Memoria del male, tentazione del bene" e la dedica del libro recita "Per Germaine Tillion, che ha saputo attraversare il male senza prendersi per un'incarnazione del bene", ed č lo stesso Todorov che firma la prefazione di questo libro in cui ha raccolto conversazioni, saggi e altri scritti sparsi della variegata attivitŕ della studiosa francese. Alla prefazione di Todorov seguono i capitoli che riuniscono gli interventi della Tillion sulla Resistenza, la deportazione, i totalitarismi, ma anche gli scritti nati dalle ricerche etnografiche in Algeria (che porteranno alla stesura del libro "L'harem e i cugini") e quelli sui problemi relativi alle scienze umane.
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